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X-Men - Giorni Di Un Futuro Passato REPACK


La pellicola incrocia due linee temporali e a livello narrativo è dunque sia il sequel di X-Men - Conflitto finale (2006) e Wolverine - L'immortale (2013) sia il sequel di X-Men - L'inizio (2011). Il film collega così le due serie cinematografiche principali della saga degli X-Men, fungendo al contempo da quarto capitolo che si aggiunge alla "trilogia originale"[1], che in questo modo diventa una tetralogia (X-Men, X-Men 2, X-Men - Conflitto finale e appunto X-Men - Giorni di un futuro passato), e da secondo capitolo della "tetralogia delle origini"[1], la nuova serie inaugurata nel 2011 da X-Men - L'inizio e proseguita appunto con X-Men - Giorni di un futuro passato, X-Men - Apocalisse e X-Men - Dark Phoenix[2][3].




X-Men - Giorni di un futuro passato



La prima linea temporale del film, infatti, si svolge dopo gli eventi di Wolverine - L'immortale[4], a loro volta successivi agli eventi di X-Men - Conflitto finale, e mostra un futuro post-apocalittico, risultato degli eventi di X-Men - Conflitto finale. La seconda linea temporale, con il viaggio nel passato intrapreso da Wolverine, si svolge invece negli anni Settanta, successivamente agli eventi narrati da X-Men - L'inizio[5].


La storia del film è ispirata a quella del fumetto Giorni di un futuro passato scritto da Chris Claremont e John Byrne. Bryan Singer torna a dirigere un film sugli X-Men dopo avere diretto i primi due capitoli della quadrilogia, X-Men e X-Men 2. Il film è stato girato in 3D e distribuito sia in questo formato sia in 2D e in IMAX 3D nelle sale a partire dal 22 maggio 2014 in Italia, mentre il giorno successivo negli USA.[6]


Successivamente Charles, Erik, Hank e Logan giungono a Parigi per intercettare Mystica, che ha assunto le sembianze di un generale vietnamita allo scopo di infiltrarsi agli accordi di pace, dove Trask tenta di vendere la sua tecnologia anti-mutante alle nazioni comuniste. Il gruppo giunge in tempo prima che Raven spari a Trask, ma Erik cerca di ucciderla per impedirne il furto di DNA. Lo scontro tra Bestia e Magneto si riversa sulla strada davanti alle televisioni di tutto il mondo, quindi i due sono costretti a separarsi e nascondersi. Wolverine nel frattempo vede il giovane Stryker, che in futuro sarà il responsabile dell'esperimento che gli conferirà gli artigli di adamantio; il trauma nel vedere l'uomo che per anni ha tormentato i suoi incubi causa uno slittamento temporale della sua coscienza scatenando un'amnesia al sé stesso del passato, mentre nel futuro Logan ferisce accidentalmente Kitty al fianco prima che lei riesca a stabilizzarlo nuovamente. Trask è salvo, ma la popolazione è orripilata nell'apprendere dell'esistenza dei mutanti, quindi il presidente Richard Nixon permette la costruzione delle Sentinelle e organizza una cerimonia pubblica per presentarle. A peggiorare le cose il team di Trask recupera il sangue mutante di Mystica che è stato sparso durante lo scontro a Parigi. Tornato all'accademia Xavier smette di assumere dosi del siero per riacquistare i suoi poteri mutanti e, attraverso Logan, parla con il professor X del futuro che lo incoraggia a non mollare per stabilire la pace fra i mutanti e gli umani.


Il 13 luglio 2015 è uscita per l'home video l'edizione speciale del film denominata The Rogue Cut. Tale edizione inserisce nel film alcune scene del personaggio di Rogue (Anna Paquin), tagliate nella versione cinematografica e ne amplia altre già presenti in quest'ultima, rimontandole leggermente. Il regista Bryan Singer ha dichiarato: "Questa non è solo un'edizione estesa di X-Men - Giorni di un futuro passato. È una versione alternativa del film".


X-Men - Giorni di un futuro passato ha ottenuto un incasso pari a 233.921.534 $ in Nord America e 514.200.000 $ nel resto del mondo, di cui 8.967.053 $ in Italia, per un incasso totale di 748.121.534 $.[40]


Giorni di un futuro passato (Days of Future Past) è un arco narrativo incentrato sugli sforzi degli ultimi X-Men rimasti in vita in un distopico futuro alternativo per permettere ad un'adulta Kitty Pryde di tornare indietro nel tempo, nel corpo della sua versione più giovane, impedendo l'assassinio del senatore Kelly che scatenerà l'isteria anti-mutanti. Pubblicata dalla Marvel Comics sulle pagine di X-Men (vol. 1[1]) n. 141 e The Uncanny X-Men (vol. 1)[3] n. 142 fra il gennaio e il febbraio 1981 e sceneggiata da Chris Claremont per i disegni di John Byrne, la trama ha contribuito al grande successo del franchise degli X-Men in quegli anni.


X-Men: Giorni di un futuro passato è nelle sale. L'accoglienza è stata ottima, ed è diventato il miglior debutto al botteghino di Bryan Singer (anche meglio de Il cacciatore di giganti). Ma come talvolta accade per i blockbuster, diverse parti del film sembrano non avere molto senso. Eccone alcune:


Una versione large (o meglio alternativa) del più recente film sulla saga degli X-Men, allungata di 17 minuti con due scene aggiunte e altre alternative sparse qua e là per il film: è la "Rogue Cut" di X-Men: Giorni di un futuro passato, uscito recentemente in homevideo. Una versione che si chiama The Rogue Cut perché sviluppa soprattutto il personaggio di Anna Paquin, che interpreta appunto la mutante Rogue, la cui scena era stata tagliata in fase di post-produzione. Una sottotrama lasciata in sala montaggio, con conseguenti relazioni con gli altri personaggi, che ora riemerge per volonta del regista Bryan Singer.


Sul piano tecnico, X-Men Giorni di un futuro passato - The Rogue Cut, vanta la stessa strepitosa qualità del blu-ray della versione cinematografica. Il dettaglio è sempre di altissimo livello, e nonostante le riprese digitali con l'Arri Alexa e il notevole lavoro sul color grading, la sensazione resta sempre piacevolmente cinematografica e per nulla artificiale. La nitidezza è assicurata su ogni elemento del quadro, sia nei primi piani che sugli sfondi, sia nelle scene più luminose che in quelle scure e maggiormente ostiche. Gli effetti speciali si integrano alla perfezione nella visione, portando al massimo un po' di morbidezza al quadro, mentre le flessioni sono davvero rare, al massimo una lieve rumorosità in qualche scena buia. Anche l'audio resta su ottimi livelli, come purtroppo le differenze fra traccia italiana e inglese. Il DTS 5.1 nella nostra lingua è ottimo, capace di mostrare i muscoli in tutte le movimentate scene di azione, con i rumori dei chiassosi mutanti ben riprodotti dai diffusori che ricostruiscono la scena in modo molto dettagliato. Ci sono varie scene a certificare la precisione della direzionalità e l'esuberanza dell'asse posteriore, come ad esempio quella di Xavier giovane nel Cerebro, quando si sentono in modo suggestivo le voci dei pensieri da tutto il mondo che avvolgono con efficacia lo spettatore. Ma spettacolari sono anche quelle con Magneto sul treno lanciato in corsa o quando solleva un intero stadio. Va ammesso però che il DTS HD 7.1 inglese ha un'altra marcia, e oltre a godere di due canali aggiuntivi, vanta una dinamica maggiore, un microdettaglio più preciso e un'energia complessiva esplosiva, soprattutto nei bassi.


La sua esibizione al Pentagono è divertente, coinvolgente, sorprendente... insomma, funziona a meraviglia, vale da sola il prezzo del biglietto e non a caso già si chiacchiera di dargli un ruolo più ampio nel prossimo film. Tra l'altro, nella nerdottica dell'adattamento, X-Men: Giorni di un futuro passato è un gran bel lavoro, che prende spunto da una storia fondamentale per i mutanti Marvel e la inserisce molto bene nel contesto della serie cinematografica. E in più, quasi ogni singola inquadratura ha le strizzatine d'occhio e le tirate di gomito che escono dalle fottute pareti. Poi, certo, se si vuole l'adattamento fedele alla lettera è meglio andare altrove, ma quello era chiaro già quattordici anni fa col Wolverine alto un metro e novanta e le differenze d'età fra i personaggi ai limiti del penale.


Si tratta però di un limite non sempre visibile e comunque non tale da inficiare la visione, che convince pienamente anche a livello stereoscopico. X-Men: Giorni di un futuro passato è il primo capitolo della serie girato in 3D nativo e Bryan Singer ha sfruttato in modo intelligente la profondità tridimensionale (si vedano ad esempio i primi 5 minuti del film), impostando alla perfezione i vari elementi sui due piani e non rinunciando a qualche gustoso effetto pop-out che fa sempre la sua figura. Uno spettacolo nello spettacolo che assicura una visione in 3D piena, completa e soddisfacente come era lecito aspettarsi da un film di questo genere.


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Il film X-Men: Giorni di un futuro passato ha fatto discutere molto i fan per diverse scelte narrative che hanno in qualche modo stravolto la linea temporale principale della saga degli X-Men.


Dopo un intero film pieno di emozioni e colpi di scena, la scena finale offre quello che dovrebbe essere un inatteso risvolto nella storia di Wolverine. La battaglia finale di X-Men: Giorni di un futuro passato mostra uno scontro tra mutanti che ha visto fondamentalmente protagonisti Magneto e Mystica. 041b061a72


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